La qualificazione del rapporto di lavoro

L’importanza dei criteri distintivi sussidiari per la qualificazione del rapporto di lavoro. Articolo a cura dell’Avv. Antonio de Simone – Centro Studi Diritto dei Lavori. Sommario: 1. Introduzione. 2. L’art. 2094 c.c. ed i caratteri della subordinazione. 3. Gli indici “sussidiari” della subordinazione. 4. La c.d. subordinazione “attenuata” nella casistica giurisprudenziale. 4.1. Le prestazioni di...

Gli infortuni in itinere… e il “luogo di abitazione”

La Cassazione torna sul significato dell’espressione utilizzata dal legislatore In attuazione della nuova delega contenuta nell’art. 55 1° co., lett. u), della l. 17 maggio 1999, n. 144, l’art. 12 del d.lg. n. 38 del 2000 ha introdotto la disciplina legale dell’infortunio in itinere aggiungendo agli artt. 2 e 210 del T.U. un terzo comma...

Il licenziamento della lavoratrice in gravidanza

Per il diritto alla retribuzione, è sufficiente che il datore di lavoro sia a conoscenza del suo stato Il d.lgs. 26 marzo 2001, n. 151 (testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità), all’art. 54, dispone che “le lavoratrici non possono essere licenziate dall’inizio del periodo di gravidanza...

L’audizione del lavoratore nel procedimento disciplinare

Se espressamente richiesta, ne sussiste sempre l’obbligo per il datore di lavoro ancorchè preceduta dalle giustificazioni scritte. Secondo quanto dispone l’art.7. co 2. L. n. 300/1970, il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e senza averlo sentito a sua difesa…. Leggi tutto l’articolo

L’occasione di lavoro ed il rischio specifico improprio: gli spostamenti spaziali interni o esterni al luogo di lavoro

L’occasione di lavoro che, a norma dell’art. 2 d.p.r. n. 1124 del 1965, condiziona l’indennizzabilità dell’infortunio, è ravvisabile nelle ipotesi di rischio specifico proprio della prestazione di lavoro, ma anche quando si concretizza in un rischio c.d. improprio, il quale, cioè, seppur non intrinsecamente connesso allo svolgimento tipico del lavoro del dipendente, sia comunque insito...

Orario di lavoro: la controversa questione del c.d. “tempo tuta”

Attività preparatorie e/o integrative della prestazione lavorativa Con l’emanazione del D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66, di attuazione delle direttive comunitarie n. 93/104 e n. 2000/34 concernenti taluni aspetti della organizzazione dell’orario di lavoro, la materia dell’orario di lavoro e dei riposi ha trovato una sede nuova e tendenzialmente unitaria … Leggi tutto l’articolo

Assenza del lavoratore nelle fasce orarie di reperibilità

Giustificata l’assenza alla visita di controllo da ogni situazione che abbia reso indifferibile altrove la presenza personale dell’assicurato, per soddisfare un’esigenza di solidarietà e di vicinanza familiare. Il D.L. 12 settembre 1983 n 463, convertito, con modificazioni, in L.  11 novembre 1983 n. 638) ha previsto, nell’art. 5, visite mediche di controllo sullo stato di...

L’immutabilità nell’addebito disciplinare

Il principio di immutabilità della contestazione dell’addebito disciplinare La contestazione dell’addebito che, ai sensi del comma 2 dell’art. 7 dello Statuto dei lavoratori, deve precedere l’adozione di qualsiasi provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore, assolve alla fondamentale funzione di consentire al dipendente incolpato di indicare le sue giustificazioni e fissare, con carattere di immutabilità, la...

Giudizio di proporzionalità nel licenziamento

Giudizio di proporzionalità tra fatto addebitato al lavoratore e recesso In materia di licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo, un tema di estrema importanza costantemente oggetto di approfondimento da parte della giurisprudenza, soprattutto di legittimità, è rappresentato dal giudizio di proporzionalità tra il fatto addebitato al lavoratore e la sanzione inflitta dal datore...

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